Il canto delle cime. Poesie senza pretese ma non senza ambizioni. Piccoli scorci di vita quotidiana, sogni e qualche follia gratuita.

Poesia n. 1 Il canto delle cime (Giorgio Tacchi)

Il dolore è rimasto a valle
era pesante e non poteva seguire
le gambe di ferro di un uomo tenace
con un solo pensiero: salire.

Vado, perso nel bianco abbagliante
fra silenzi di vette e foreste antiche
fiera nel bosco, sospiro nel vento
lontano da delusioni e fatiche.

Montagne, non v’ho mai sfidato
perché sulle vostre spalle cerco conforto
per riprendere coraggio e continuare
ma qui sono in paradiso senz’esser morto.

(Giorgio Tacchi)

La cassetta dei germogli

Su suggerimento, quindi, del nostro esperto nonché egli stesso poeta Gerhard von Tannenberg, abbiamo aperto il capitolo di “poesia contemporanea di giovani italiani” con Il canto delle cime.

Con questo primo appuntamento, apriamo un cammino che confidiamo di poter fare assieme, se gradirete, in un percorso costellato di tappe tra giovani poeti italiani contemporanei, senza pretesa di esaustività. D’altra parte, pubblicheremo i poeti che cercheranno un palco come il nostro: orientato verso un pubblico come voi, pubblico attento e sensibile quanto internazionale ma amante di ciò che è l’Italia.

 

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