Istat certifica il primo trimestre positivo per il Pil

Industia italiana - Istat certifica primo segnale di ripresa economica del sistema paese
Industia italiana – Istat certifica primo segnale di ripresa economica del sistema paese

L’Istat certifica un primo segnale di ripresa economica del sistema paese: il primo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (PIL), « espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente confermando la stima preliminare diffusa il 13 maggio 2015 scorso. La crescita del PIL è stata dello 0,1% nei confronti del primo trimestre del 2014. Il primo trimestre del 2015 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al primo trimestre del 2014. La variazione acquisita per il 2015 è pari a +0,2%»[1]. È un trimestre particolare sul fronte della domanda interna e suoi aggregati: infatti, l’Istat ha certificato un calo dei consumi finali[2], seppur lieve (-0,1%), a fronte d’investimenti fissi lordi[3] cresciuti dell’1,5%. Da segnalare, in ambito di scambi con l’estero, come le importazioni siano aumentate (1,4%) a fronte di esportazioni invariate.

«La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito positivamente alla crescita del PIL per 0,2 punti percentuali (+0,3 punti gli investimenti fissi lordi, -0,1 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private e un contributo nullo della spesa della Pubblica Amministrazione). La variazione delle scorte ha fornito un apporto positivo di 0,5 punti percentuali. Per contro, il contributo della domanda estera netta è stato negativo per 0,4 punti.

Dal lato dell’offerta, si registrano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto dell’agricoltura (6,0%) e dell’industria (0,6%), mentre quello dei servizi ha segnato una variazione nulla. In termini tendenziali, il valore aggiunto dell’agricoltura è cresciuto dello 0,2%, quello delle costruzioni è diminuito dell’1,6%, quello dell’industria in senso stretto dello 0,4%, mentre quello dei servizi è cresciuto dello 0,1%»[4].

Cosa se ne può desumere? Prescindendo da analisi meramente politiche, tra supporter o meno delle strategie e delle azioni del governo, e rimanendo su un piano squisitamente economico, è attendibile poter pensare che l’incremento del Pil sia avvenuto in vista di un “posizionamento” delle imprese verso l’incremento di produzione ma anche di produttività? In breve: quando i driver di crescita sono investimenti lordi fissi (incrementi lo stock di capitale, e quindi aumento della propensione al rischio)  e importazioni, è verosimile pensare che il mondo imprenditoriale si configuri uno scenario positivo?

[1] Fonte Istat, http://www.istat.it/it/archivio/161241

[2] Consumi finali

Secondo la definizione dell’ISTAT rappresentano il valore dei beni e servizi impiegati per soddisfare direttamente i bisogni umani, siano essi individuali o collettivi. Sono utilizzati due concetti: la spesa per consumi finali e i consumi finali effettivi. La differenza fra i due concetti sta nel trattamento riservato ad alcuni beni e servizi che sono finanziati dalle amministrazioni pubbliche o dalle istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie, ma che sono forniti alle famiglie come trasferimenti sociali in natura; questi beni sono compresi nel consumo effettivo delle famiglie, mentre sono esclusi dalla loro spesa finale. (Sistema europeo dei conti, SEC 95). Ripreso da http://www.dps.gov.it/it/conosciamoci/glossario/C/?term=Consumi+finali

[3] Secondo la definizione dell’ISTAT sono costituti dalle acquisizioni (al netto delle cessioni) di capitale fisso effettuate dai produttori residenti a cui si aggiungono gli incrementi di valore dei beni materiali non prodotti. Il capitale fisso consiste di beni materiali e immateriali prodotti destinati ad essere utilizzati nei processi produttivi per un periodo superiore ad un anno. (Sistema europeo dei conti, SEC 95). Ripreso da http://www.dps.gov.it/it/conosciamoci/glossario/I/?term=Investimenti+fissi+lordi

[4] Istat, cit.

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