Mi presento! Said in Finanza

Si dice che…La Metis è “la capacità d’aderire solidamente alla realtà in maniera complice, camaleontica, ambigua, duttile. Quella forza illusionistica, quell’astuzia, quella plasticità consentono la vittoria proprio laddove nessuna soluzione o scioglimento si farebbe strada nell’intelletto comune…”
(Corrado Bologna)

La Métis è quindi quell’abilità nell’interpretare e leggere le cose, gli avvenimenti, le situazioni che non deriva solo dall’astuzia, dalla intelligenza o dall’abilità, ma anche da una lunga esperienza sul campo…

Nella mitologia greca Metis (Μῆτις) era una delle Oceanine (Ὠκεανίδες), personificazione delle acque correnti, di ogni flusso e di ogni dimensione, figlie dei due Titani Oceano (Ὠκεανός, il grande fiume che scorreva intorno alla Terra) e Teti (Τηθύς). 

Esiodo narra  che Zeus (Ζεύς) , dopo aver sconfitto il padre Cronos (Χρόνος),  si invaghì di Metis e riuscì ad unirsi a lei, nonostante  fosse riluttante e inutilmente avesse tentato di sfuggirgli assumendo forme diverse.

Zeus, all’oscuro che il concepimento fosse già avvenuto, venne messo in guardia da Gaia (Γῆ/Γαῖα) e da Urano (Οὐρανός): Metis avrebbe partorito, infatti, come primogenita una bambina ma il secondogenito sarebbe stato un maschio dotato di mirabile forza e intelletto, in grado quindi di cacciare via il padre, e così si sarebbe ripetuta la detronizzazione del padre da parte del figlio come già era avvenuto tra Zeus medesimo e il di lui padre Cronos.

Zeus con l’inganno,allora, indusse Metis a trasformarsi, prerogativa delle Oceanine, in una goccia d’acqua (altre tradizioni dicono in mosca o in cicala), e la inghiottì bevendola.  Incorporata Metis, la sua voce talvolta riecheggiava nella mente di Zeus, con consigli e suggerimenti, ma soprattutto, già incinta, Metis provvedeva a creare armi e armatura per proteggere la nascitura, dando così origine a forti mal di testa per Zeus.

Giunto il momento del parto della figlia di Zeus e Metis, ormai divenuta un tutt’uno nella testa del dio, i dolori costanti dell’opera di Metis e del travaglio si concretizzarono in un ormai non più sostenibile mal di testa per Zeus. Solo grazie all’aiuto di Efesto (Ήφαιστος, secondo altri miti fu Prometeo (Προμηθεύς) o altri) fu trovato rimedio alla sofferenza del dio spaccando con un’ascia la fronte divina e quindi immortale, liberandolo dal fardello, e dando così alla luce Atena (Ἀθηνᾶ): dalla profonda ferita emerse, infatti, la dea già adulta, armata di scudo e lancia e protetta da elmo e corazza allestiti dalla madre Metis.

metis

Vi chiederete ora, quindi, perché Financial Metis, perché la scelta di questo nome.

Ebbene credo sia evidente di come si viva in un’epoca di forti cambiamenti nel mondo finanziario e non, cambiamenti che stanno spiazzando e travolgendo tante delle consolidate certezze, dei metodi di analisi e di valutazione.

Allora, se i modelli stanno rivelando la loro inadeguatezza e la loro incapacità a descrivere il contesto attuale e di dare delle adeguate risposte, il nuovo paradigma economico-finanziario, occorre concentrarsi, facendo un passo indietro, proprio sui temi di analisi, ossia farsi delle domande.

Vi siete mai chiesti dove sta andando questa finanza? Ma anche e, soprattutto, che tipo di investitori siete? Ancor più in generale e prima di tutto: che conoscenza di voi come operatori finanziari? Sì perché, non crediate, posso leggerlo nelle manti di molti di voi giunti sin qua, tutti ma proprio tutti siamo operatori finanziari in un mondo, e non lo scopro io certo ora, ormai che viaggia su flussi e arriva ovunque, e che è a fare finanza dal mattino con le bollette e i calcoli e le domiciliazioni di pagamento, o nel pranzo quando striscia una carta di credito o nel negozio del pomeriggio, o quando cerca online il miglior prodotto al prezzo più basso oppure dal vivo, girando in mano con volantini promozionali e biglietti della spesa.

Siamo, volenti o nolenti, “animali finanziari”, perché, oggi, la finanza è pervasiva, è nei telegiornali come nei discorsi al bar o negli spogliatoi o nella sala d’attesa.

Il mio “mentore” mi ha giustamente detto pochi giorni fa : “Devi sapere chi sei e adattarti alle nuove regole” (“γίγνωσκε σαυτὸν καὶ μεθάρμοσαι τρόπους νέους”), invito di Oceano a Prometeo nella tragedia di Eschilo del Prometeo Incatenato.

Parole antiche quanto l’uomo, perché in effetti, e qui speravo di condurvi in questo primo post di presentazione, la finanza, l’economia (non a caso il suo significato etimologico è “norma della casa” (οἶκος e νόμος, casa o beni di casa e legge regola o norma),  sono nate quando è nato l’essere umano, l’essere che sa concepire e pensare pienamente adeguando sé al paradigma, alle situazioni e provando  a modificare i paradigmi e le situazioni rispetto a quanto gli è conscio essere ciò che vuole o pensa di volere: economia e finanza sono immanenti all’essere umano che, con adattività, responsività e resilienza rispetto al suo ambiente, si adegua e adegua senza perdere se stesso nel tutto.

In poche parole ci vuole…Metis.

Vi sembra poco?  Purtroppo è tanto se non il tutto e l’uso di questo nome, di Metis, non è perché tale dote sia già nel mio “portafoglio umano” di capacità, ma perché  spero che, ragionando assieme, analizzando assieme a tutti voi, a tutti quelli che vorranno intervenire nel Blog si riesca a farla nostra.

Analizzeremo, ragioneremo assieme nel tentativo di indagare aspetti nascosti e progettando risposte adattive, senza rigidità preconcettuali ma con l’arte dell’essere inglobati e la scelta del non essere avulsi dal quotidiano anche quando ci pare avere inghiotti. Ebbene sì:  incorporati nella testa dei problemi, ma con la capacità di così evolvere e trasformare da poter partorire le soluzioni già adulte e armate della forza necessaria.

Financial Metis.

 

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