Sulle tracce di Salvador Dalì (2/3) – Púbol

Salvador Dalì (2/3) Púbol

[continua dalla prima puntata Sulle tracce di Salvador Dalì (1/3) – Figueres ]

Castello Gala Dalí – Púbol

Il Castello Gala Dalí di Púbol, aperto al pubblico dal 1996, permette di scoprire un edificio medievale in cui Salvador Dalí riuscì a dar forma e materia a un enorme sforzo creativo pensando in una persona, Gala, e soprattutto pensando a una funzione, a un luogo adatto al riposo e al rifugio della propria moglie. Il passaggio del tempo ha determinato la trasformazione di questo spazio, tra il 1982 e il 1984, nell’ultimo laboratorio di Salvador Dalí e nel mausoleo dedicato alla sua musa.

Con attestazioni risalenti all’XI secolo, la struttura base dell’attuale edificio, disposto su tre piani e articolato attorno a una corte interna alta e stretta, risale al periodo di massimo splendore della baronia di Púbol: la seconda metà del XIV secolo e gli inizi del XV.

Quando Dalí acquistò il Castello, nel 1969, era in pessime condizioni, con soffitti sfondati, enormi crepe e il giardino trascurato. Tutti questi fattori davano all complesso un aspetto romantico che è proprio ciò che i Dalì apprezzavano del posto e che cercarono di conservare, nonostante le necessarie opere di restauro che dovettero sostenere. Salvador Dalí utilizzò in modo molto intelligente le pareti e i soffitti semi distrutti, creando spazi inimmaginabili e dalle dimensioni assai varie. Concepí inoltre l’arredamento interno basandosi su rappresentazioni pittoriche alle pareti, false architetture, barocchismi tessili, antichità, simbologie di stampo romantico, ecc. Il risultato è quello di un luogo chiuso, misterioso, privato, austero e sobrio, con spazi di grande bellezza, come ad esempio la vecchia cucina trasformata in stanza da bagno o la sala del pianoforte.

Prosegue qui nella terza puntata Sulle tracce di Salvador Dalì (3/3) – Cadaqués

Foto di Anton Ego per Said in Italy

Fonte dei testi costabrava.org

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