Giornalista: lemma senza sesso nell’agone del sessismo all’italiana

Ebbene sì: giornalista è senza sesso o, meglio, doppiamente sessuato e completamente fuso nella doppia sessualità.
[gior-na-lì-sta] n.m. e f.
In quel “n.m e f.” (nome maschile e femminile) c’è tutta l’algebra seriamente ludica, c’è tutto il repertorio di scherzi che la sorte può tirare ad uno dei mestieri che, neghino o meno certi iscritto all’Ordine dei giornalisti, si sviluppa oggi in un inospitale sessismo d’ecosistema.
Perché? Perché a dispetto di questo ermafroditismo lessicale, il giornalismo televisivo è stato ripiombato in uno stadio evolutivo primordiale, in una regressione culturale bipartizan, con da un lato gli ascoltatori e dall’altro proprio i giornalisti,  vanificando un’opera di emancipazione lenta quanto percepita come conquista definitiva che, in definitiva, tale non si è dimostrata.

Il sessismo regna sovrano nei lavori di intelletto come se non di più che in quelli di più bruto faticar di braccia: è intriso più nell’inchiostro di penna e fatica di mente e mano che nel sudore da martello e olio di gomito (cit. G P El Cid).

Uno dei casi, uno dei tanti, l’ultimo del sessismo all’italiana: il caso Francesca Barra.
Ci limitiamo al rimando, dato che siamo nessuno – noi Lanzikenecchi, anzi Lanzi & Kenecchi – per dire di più di quanto qua scritto: http://www.lastampa.it/2015/07/27/spettacoli/francesca-barra-ecco-perch-mi-criticano-ATvH4V9gHe5JFiYFS4mhIO/pagina.html

Chi è Francesca Barra? Viaggio verso l’incredibile quasi salgariano (per i sessisti) universo della biondità intelligente (altro lemma m. e .f.)
https://it.wikipedia.org/wiki/Francesca_Barra
http://www.francescabarra.it/ Questo è il suo blog… roba da donna proprio blondie (e intelligente… non ma intelligente).
Forse ai detrattori è sfuggito di verificare anche ed almeno il suo blog prima di esprimersi con categorie a spigoli, come le sinapsi di taluni tra i medesimi.
E sarà di certo anche sfuggito questo articolo (si è addirittura scomodata la LSE per supportare la difesa dell’individuo contro le categorie demenziali di coloro che si vantano di essere liberisti liberali liberi e quanto ancora di assimilabile) http://salute24.ilsole24ore.com/articles/12534-bionde-con-il-cervello-la-london-school-of-economics-sfata-il-pregiudizio-sulla-bellezza

Francesca Barra (foto tratta da http://www.francescabarra.it/fbw/category/photo/)
Francesca Barra (foto tratta da http://www.francescabarra.it/fbw/category/photo/)

Come Lanzi & Kenecchi, due penne al prezzo di una, noi ci siamo permessi, dato che siamo dei diversamente biondi anche noi e, in più, due in uno o due per uno, di commentare così sul blog de La Stampa la questione (in pratica, ci auto-quotiamo).

L’insostenibile pesantezza dell’essere (bionde in un universo di sessisti tali quali i denigratori…)
Sessismo all’italiana. Noi per essere più leggeri ci siamo fatti un avatar in due e così non vincono i nostri nomi, mai fossero importanti,m[a le nostre idee].
[L’Italia] è il paese dell’Auctoritas gattopardesca e del sessismo basale mai diluibile in civiltà.
Come giornalista, ci permettiamo la “critica”, è “purtroppo” brava.
D’altra parte, Feltri […] non si ricorda di una cosa talmente palese che dovrebbe essere BANALE: giornalistA si dice sia del maschio virile super machista, sia del vecchio saggio, sia della donna “purtroppo” bella ma “anche” brava… giornalistA. Almeno al singolare l’etichetta non dovrebbe far distinzioni di provenienza ma di sostanza di risultati. Dott.ssa Barra, bionda o bruna, donna o uomo, per fortuna sua e nostra lei è e rimane giornalistA.

Scherzo virtuoso del destino delle parole che non hanno “sesso”. Glielo spieghi a Feltri se avrà questa “fortuna” di incontrarlo…

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