PERCHE’ PRESTARE SOLDI? LE BANCHE!

Perché prestare soldi?
Ebbene proprio così, un dilemma che non è teorico ma molto pratico. Se fino a non troppo tempo fa il problema era come  prestare i soldi, alla luce di procedure, garanzie, collaterali e così via, oggi il problema si sta consolidando su una questione più a monte: non come  ma perché prestare soldi.
Proviamo un attimo a diventare pragmatici prima che concreti
– anche qua, aggettivi modaioli e a torto usati indifferentemente come se avessero medesimo significato.
Allontaniamoci un attimo da un’idea, anche giusta ma non certo esaustiva, di banche che tutte quante hanno sempre e solo operato male. Cerchiamo per un attimo di non guardare al passato ma al presente, alla luce dei fatti e per ottenere risposte utili e non sentenze.

Arriviamo al nodo: perché una banca oggi dovrebbe prestare soldi?

liquidità

I tassi negativi o quasi, applicati dalle più influenti banche centrali, e le rigide regole di Basilea 3 hanno un prezzo da pagare… e chi lo paga, almeno su un piano di decisione strategica?
Perché?In breve, una banca che vorrebbe  prestare soldi ad un’azienda si trova davanti a questo ventaglio di possibilità.

  • L’azienda da finanziare è una buona azienda e allora pretende tassi minimi, quindi la banca non presta perché non ci guadagna nulla e si assume comunque un rischio legato all’azienda.
  • L’azienda non è solida, i tassi sono bassi, le regole di Basilea impongono alla Banca un accantonamento per il prestito dato, l’accantonamento ha un costo dato dai tassi negativi, quindi anche in questo caso la Banca non guadagna niente.
  • L’azienda non è solida, quindi non la banca non può prestargli nulla.

Domanda perché allora prestare soldi (da un punto di vista delle “povere” – virgolettiamo bene – banche)?

 

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