Gli aforismi delinquenziali di San Matthew da Woodenbridge il Cattolico Gran Peccatore! Lo scafista degli accoliti ignoranti

Al solo udire gli aforismi di San Matthew da Woodenbridge, esimio ammaliante sedicente Cattolico ma (autodefinitosi…) Gran Peccatore, un sussulto nobiliare mi divampa e non so trattenermi. Eh no… Abbiate pazienza, voi riuscite a bere tutto, io non riesco proprio!
Questione di nobiltà rispetto a questioni di belluino servilismo.
Ho provato a fare come voi, a tacere o anche persin dettagliare il suo ragionare ma il vuoto cerebrale generato dai suoi sragionamenti ha risucchiato meccanicamente il mio interventismo, giacché dentro di me divampa la fiamma italica nobiliare, quella originale, rispetto a questa orda di giacobini, alla testa dei quali costui si è posto, taroccati come i prodotti importati che fingono di voler contrastare.
A dire il vero, almeno i giacobini di Francia erano pure – mi duole assai ammetterlo – savi e sapienti al confronto di questa nuova icona che tanto piace a seri padri di famiglia, mogli bigotte e, non ultime,  immancabili  amanti relative mignotte. Egli disse:

Il 90% [non l’80% nemmeno il 93% N.d.R] dei cattolici è sano, ma [il 10%?] dei vescovi ha il portafoglio pieno!

Io sono un cattolico gran peccatore!

Si chiama autodenuncia con aggravante dell’autocompiacimento ben riflettuto ed espresso. “Sono colpevole e me ne vanto!”
Costui non ha ben chiara la portata semantica delle sue dichiarazioni. Eppure si appella a interrogazioni al popolo che lui stesso dice di aver condotto: la sua santità, infatti, lo pervade infondendogli doti e capacità che solo per miracolo, appunto, potrebbe avere…

Ripeto, ci tengo, suo aforisma “Io sono un cattolico gran peccatore”.
Immaginatevi se durante il Confiteor o La preghiera penitenziale del confesso durante il Santo officiare della Messa il celebrante e i fedeli dicessero “Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli che ho molto peccato in pensieri, parole opere e missioni per mia colpa, mia colpa mia STRA-GODUTISSIMA grandissima colpa!” con chiosa magari del tipo “ma che piripucchiola volete voi? Fatevi i parapellippilippivi vostri!”

Probabilmente voi cattolici d’accordo con lui avete le cuffie e la musica quando ripetete quelle parole durante la funzione o le dite per non fare la figura di quelli che non hanno studiato la parte. Di solito, infatti, Saint o San Matthew da Woodenbridge ha accoliti e fedeli tra quelli che hanno usato i libri esclusivamente per arrivare sulla mensola dei dolci e poterli sgranocchiare di nascosto dalla mamma, nel migliore dei casi.

Ma no, ma no…

Commenti da delinquente che rappresentano fisicamente una idea di delinquenza morale ed è il simbolo di quella parte di popolo che sistema (sistemerebbe…) tutto dopo che, in realtà al governo per anni, non ha cambiato mai e all’opposto ha creato le condizioni per questo.

L’anello di congiunzione mistico tra il demente delinquenziale beato di sé e il messia assolutorio del medesimo peccato di stupidità.

Chi, nel sentire Saint Matthew da Woodenbridge, non plaudirebbe?
Impossibile non ritrovarsi su almeno una delle sue analisi, delle sue evidenze.
Peccato che sia come dire “Il sole si muove, non vedete? Ma siete orbi?! Alzate la testa!”
E  quella parte di popolo a quel punto si sente in dovere, mirando un astro luminoso e scintillante che “si muove” sopra le loro elevate teste, di mettere al rogo un Giordano Bruno qualsiasi.

E allora sì che lì troviamo, con il rogo della intelligenza nobillima, sia il gran cattolico autoreferente sia il peccatore senza fede alcuna se non la sua idiozia.

A voi, suoi accoliti impresentabili e goffi che con orgoglio sfoggiate vessilli di colore e ripetete i suoi aforismi esemplari vi ricordo il vostro ruolo nel mondo, proprio figlio delle dinamiche difficili coi libri e la cultura ma che di solito parlate in branco perché negli incontri non riuscite a competere in dialettica per forma e sostanza: voi e lui avete usato i libri come scala non verso il sapere ma verso i biscotti nascosti sul mobile in alto, come da immagine descritta sopra, o come muri durante le battaglie navali nelle ore di scuola e vi sentite ora naufraghi e profughi della cultura, degli sperduti richiedenti asilo nel mondo del sapere, che scappano col primo barcone con a capo lo scafista culturale Saint Matthew da Woodenbridge.

Sia chiaro… siam tutti tra cattolici, ma peccatori, quindi libera tutti!

W i Nobili! Marchesemente sempre e solo vostro!

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